domenica 20 giugno 2010

Speranze

Le frasi fatte mi provocano una sorta di irritazione allergica, specialmente quando penso siano sbagliate.
Capita spesso di sentire alla TV politici, giornalisti, persone importanti constatare, condannare, auspicare, promettere, dire "una svolta a 360 gradi", intendendo un capovolgimento, un testa-coda, un ribaltamento, un dietro-front, un'inversione dell'andamento precedente.
Io ho preso il goniometro ed ho provato: partendo da zero dopo avere contato 360 gradi mi sono ritrovato al punto di partenza. Non credo sia questo che vogliono dire quelle meritevoli persone: chissà se un giorno qualcuno - magari un figlio piccoletto - spiegherà loro che trecentossessanta gradi è sì il massimo, ma è un "angolo giro" e che la nuca si trova a soli 180 gradi dalla fronte. Centottanta è forse troppo modesto per loro, ma più giusto: si accontentino.

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